29 febbraio 2008

un principio di buona notizia

Oggi viene candidata nelle file del PD come capolista in Campania Pina Picierno 26 anni - Presidente dei giovani della margherita -. Non la conosco, magari se me la trovassi davanti sarei in disaccordo con lei su molte questioni, ma non me ne frega niente. E' un insider, una che si è segnalata perchè attiva politicamente. Queste sono le scelte giuste, l'idea di vero rinnovamento della classe politica, non i ragazzi immagine thyssen, call center, con tutto il rispetto questa è roba da Mr B. Spero però che si continui in questa direzione perchè anche lei rischia di rimanere un simbolo - la capolista - altri ne devono venire, giovani attivi che si sono spesi nel partito. Aria nuova in parlamento, con istanze diverse e con una prospettiva a lungo termine.
Non mi pare una richiesta illegitima attendersi che su questioni come i DICO, la riforma del trattamento previdenziale o la dualità del mercato del lavoro si possa proferir parola, in fin dei conti sono questioni che riguardano più strettamente noi che un settantenne.
Pubblicato da iraniano alle 12:55 | 2 commenti  
28 febbraio 2008

Asta Wi-Max

Si è chiusa ieri l'asta per l'assegnazione delle licenze, una buona notizia campanilistica in area 2 le due licenze sono state assegnate a ariadsl - già operativa in toscana con sistemi tradizionali - e ad eVia. Sarà da vedere i loro piani di infrastutturazione ma intanto  niente Telecom, il solo fatto che "in potenza" si aprono le strade per operatori alternativi senza preclusioni da parte del detentore della rete è già qualcosa. 
Pubblicato da iraniano alle 10:11 | 0 commenti  
25 febbraio 2008

GRANDE!!!!

Pubblicato da iraniano alle 13:31 | 1 commenti  
24 febbraio 2008

il costo della semplificazione


Ieri ho seguito il progetto CarpeDem. Due incontri mi hanno colpito quello di Telese e Macaluso. Macaluso sul piano di principio ha assolutamente ragione: un partito è per definizione di parte, deve cioè connotare un portato ideologico e culturale, cosa che il PD non ha, assomigliando di più ad un cartello elettorale. Tuttavia abbiamo già vissuto un periodo fatto di partiti ben delineati con l'effetto di dover creare delle coalizioni più o meno trasversali per costituire un governo. Si discute e si è discusso della frammentizzazione e dell'ingovernabilità di tale sistema. Ossia un sistema in cui per governare è necessaria la sintesi di posizioni diverse.
Oggi si va verso un meccanismo di semplificazione, con partiti pluralisti che dovrebbero governare senza il ricorso ad appoggi esterni - ammesso che accada - e con la necessità di trovare una sintesi interna delle varie aree o correnti che alimentano il partito. Questo sacrificio pagherà? Renderà più governabile il paese? Riuschirà davvero a fornire scelte, decisioni? Con tutta la buona volontà posso solo immaginare e sperare che l'unico frutto possibile sia una maggiore stabilità, presumendo che le dispute interne siano sanabili senza il ricorso all'exit. Ma il costo che ci apporontiamo a pagare vale davvero la candela? Possono convivere anime così diverse nello stesso partito? La Binetti talebana cristiana che usa il cilicio e la Bonino spirito laico e liberale dal motto "in scienza e coscienza". Non mi pare un gran punto di partenza da cui lanciare "il coraggio della scelta". Certo in campagna elettorale le questioni etiche non devono prendere il sopravvento, tra le priorità c'è il mercato del lavoro, la giustizia, l'efficienza della PA, la produttività, le liberalizzazione, ecc. Ma su Le questioni etico-morali ci si dovrà pur imbattere prima o poi, personalmente ho in testa qualche idea per risolvere le questioni economico-sociali del paese, che sono diverse da quelle del PD ma sono ben disposto ad appogiarne altre se credo che vadano nella stessa direzione anche se con percorsi diversi, in campo etico la variabilità invece è molto ridotta e verrà il giorno in cui qualcuno punterà fermamente i piedi per fede o per liberalità. Sono perplesso, mi rifiuto di avere il cilicio in Parlamento, una che già vuole imporre diktat, vedi Veronesi. Ma quanti voti porta sta donna? intendiamoci non è che dovrebbe essere cacciata dal PD: ha il legittimo diritto ad essere tesserata, ma per questo NON necessariamente candidata. Più passa il tempo, più mi sto incazzando e questo è solo una parte delle incazzature. Il costo della semplificazione per me è troppo alto.
Pubblicato da iraniano alle 16:13 | 0 commenti  
19 febbraio 2008

Mastella palla al centro

Lo strappo tra Berlusconi e Casini è da salutare come una cosa positiva perché riduce lo stacco del PD dal PDL ma ne nasce un problema. Fino a quel momento nessuno aveva bisogno di imbarcarsi Mastella, in fondo la campania era data vinta in partenza. Oggi con il "nuovo supposto terzo polo" avrà  la possibilità di rinascere. Dai sondaggi elettorali è difficile estrarre qualche informazione, l'UDC è uscita da poco, la Rosa Bianca è in formazione, gli accordi ancora in alto mare, ma un fatto è certo il nuovo polo non ha  alcuna certezza di entrare in parlamento trovandosi al contempo nella spinosa situazione di doversi smarcare e presentarsi come un'alternativa "fresca". Tabacci non lo vuole per certo, Casini manco...ma un po' meno certo, eppure i suoi voti sono appetitosi. Che faranno?  Ognuno per la sua strada? Un Italia senza centro, dopo decenni di Democrazia Cristiana, sarebbe un fatto epocale. 
Bravo Veltroni con l'uscita di DeMita, Mastella al centro serve ancora di meno.

Pubblicato da iraniano alle 16:09 | 0 commenti  
14 febbraio 2008

Mr.B il genio della comunicazione politica

         

COMPLIMENTONI!!!!!
Pubblicato da iraniano alle 13:42 | 0 commenti  
6 febbraio 2008

Che fine farà la cosa rossa?

Ammesso che le dichiarazioni di uolter in questi giorni tengano, c'è da chiedersi che fine farà la cosa rossa? Se la leva principale delle sinistre rimane quella del 2006: altrimenti torna Berlusconi. Allora è possibile che una buona parte degli elettori di questa lista preferiscano"turarsi il naso e tapparsi le orecchie" ma votare PD - poco probabile forse ma comunque più forte su piazza - come unica alternativa disponibile antiberlusconi? Gli effetti potrebbero essere importanti. Nasce un nuovo soggetto, o una federazione, che muore sul nascere.
La Repubblica qualche giorno fa pubblicava una serie di sondaggi con le ipotesi di schieramenti a sinistra e a destra, devo dire che da questi non si notava alcun drenaggio di voti da cosa rossa verso il PD in solitario, ma il sondaggio non era tarato per questo né in termini di quesiti né nei tempi di registrazione delle risposte. Vedremo.
Pubblicato da iraniano alle 14:45 | 0 commenti  

Lo statuto e il ricambio

Dai giornali di oggi si vede già la battaglia interna al PD per le candidature. Lo statuto prevede non più di tre legislature con un 10% di deroghe da assegnare a politici "emeriti" e "insostituibili". La cosa si fa interessante alcuni sembrano, al momento,  aver accettato serenamente la novità: Prodi, Violante. Altri si daranno da fare per essere insostituibili.
Lo statuto assomiglia alla proposta di Grillo, ma gli effetti di rinnovamento non sono affatto chiari. Un amico mi diceva che ad esempio l'unico paese ad avere in costituzione il limite ai mandati parlamentari è il Messico.... ma l'effetto di tale limite non si è tradotto in un costante rinnovamento, anzi la classe politica si ricicla negli incarichi direttivi di altri organi compattandosi maggiormente. Si spera che nell'agenda politica del PD vi sia, fra le tante cosa da fare,  una ristrutturazione dei vari enti pubblici in un'ottica di costi-benefici. La questione dei costi della politica è all'ordine del giorno da anni ormai, ma vista la cultura politica italiana non dissimile da quella messicana sotto questo aspetto, vedasi il famigerato manuale cencelli, sarà da vedere se il sistema attiverà meccanismi virtuosi o viziosi. 
Pubblicato da iraniano alle 11:26 | 0 commenti  
4 febbraio 2008

Il commento del giorno

Bersani: una legge elettorale che dà il compito al partito di nominare i suoi deputati, senza nessuna procedura democratica interna, è un'aberrazione totale ...... queste cose del porcellum verranno usate, perché del porcello non si butta via niente.
Pubblicato da iraniano alle 17:36 | 0 commenti  
1 febbraio 2008

Il paradosso informazione giustizia

Ieri sera nella puntata di Annozero si è parlato del caso Cuffaro e dell'intreccio mafia-sanità-regione Sicilia.
Oggi come prevedibile parte la sceneggiata garantista, il presidente dell'autorità per le comunicazioni Calabrò dice: stop agli pseudo-processi.
Va premesso che in Italia come sottolineano tutti si è innocenti fino a prova contraria, ovvero fino al terzo grado giudizio in cui la sentenza diviene definitiva.
Detto questo, un conto sono le responsabilità di fronte alla legge, altro conto invece sono le responsabilità politiche.
Non è immaginabile che dal momento in cui si viene a conoscenza mediaticamente di "notizie di reato" si debba attendere in media 250 giorni - questi i tempi medi per un processo penale in Italia - per poterne parlare senza ledere i diritti dell'imputato.
La posizione politica di responsabilità è senza dubbio una questione di onorabilità, negli affari pubblici questa caratteristica è fondamentale ovunque. Tanto più in Italia.
E qui emerge il paradosso se l'informazione in democrazia svolge un ruolo semi-istituzionale: il cosidetto quarto potere, non è possibile immaginare che si possa discutere di tali notizie a scoppio ritardato. Qui vale un vecchio detto: quando arriva la tempesta, abbassa la testa e aspetta che passi. Il tempismo è tutto in un paese senza memoria. 
E' vero c'è un costo da sopportare: la perdita di immagine prima di un accertamento dei fatti.
Ma il politico per mestiere ci mette la faccia, questo è la scelta e il rischio che si deve prendere.
Se poi l'informazione sbaglia intenzionalmente o meno, c'è sempre la possibilità di rivalersi ex-post per diffamazione. Altrimenti si rischia di svuotare di significato ed in portata il ruolo dell'informazione. Il garantismo non può essere assoluto, in politica esige una buona dose di realismo e responsabilità.
Pubblicato da iraniano alle 12:26 | 0 commenti  
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