25 settembre 2009

l'approfondimento all'italiana

Da tempo mi chiedo il perché in Italia le trasmissioni televisive di dibattito politico si traducono in puri battibecchi offrendo ben poco al telespettatore per farsi un’idea delle questioni affrontate. A volte mi capita di vedere Hard Talk sulla BBC e mi dico: Questo si che è un modello informativo desiderabile.

Non mi voglio prolungare in questi termini. L’idea malsana che mi sono fatto osservando i dibattiti televisivi è che ci troviamo di fronte a un gioco in cui l’equilibrio che ne è scaturito è un’aberrazione.

Il gioco, in termini non formali e incompleti, è il seguente: due gruppi di giocatori Giornalisti, Politici. definiamo il loro obiettivo: la visibilità.

Tale definizione dell’obiettivo, assolutamente arbitraria e sindacabile, è il movente del gioco. Per i Giornalisti l’obiettivo è lo share, per i Politici la possibilità di auto-segnalazione verso l’Elettore. I Giornalisti per ottenere uno share elevato sanno che è necessario avere in trasmissione “ospiti importanti”. E’ ragionevole pensare che gli Elettori considerino una trasmissione meritevole di interesse se gli ospiti sono coloro che sono in grado ex-post di esercitare effettivamente le scelte politiche. Quindi i Giornalisti invitano alla trasmissione i vari ospiti cercando di spuntare più “pezzi grossi” possibili. D’altro canto i Politici necessitano di essere invitati, per ottenere visibilità, ma tale visibilità è influenzata da due variabili: i minuti a disposizione, e la possibilità di non essere falsificato ovvero di uscire dall’eventuale contradditorio in una posizione non negativa. Qua è necessaria una breve qualificazione ed esemplificazione. Con il termine non-falsificazione intendo dire la possibilità di concludere il dibattito non mutando l’orientamento, l’approvazione, la percezione di autorevolezza da parte dell’Elettore. E’ il caso classico del dibattito in cui entrambi i contendenti, a supporto delle proprie tesi, snocciolano cifre negando a vicenda l’attendibilità di quelle della parte avversa, senza che lo scontro si concluda con una chiarificazione su cosa “rappresenta il reale” e lasciando quindi in una posizione di “stallo” l’Elettore, che solitamente non ha la voglia e/o gli strumenti per verificare autonomamente. E quindi attribuisce una verità alle informazioni ricevute in base ad altri parametri: la simpatia, l’eleganza o quello che preferite. E’ chiaro che, nella malaugurata ipotesi in cui il Politico si trova ad essere falsificato, il minutaggio ha una ricaduta negativa sulla sua visibilità. Un esempio lo trovate qui, http://www.youtube.com/watch?v=j1DiM6UluCA , autorevolezza a parte, vi prego di notare il brusio di sottofondo.

Dunque i Politici accettano l’invito se gli è garantito un minutaggio soddisfacente e la presunzione di non essere falsificato, altrimenti non vanno. Siccome esiste una competizione tra i Giornalisti per accaparrarsi i Politici o meglio il sub-set di “autorevoli” e questi hanno sempre a disposizione un invito alternativo, le scelte operate dai Politici tenderanno a selezionare i format televisivi accondiscendenti o comunque non incalzanti.

D’altro canto i Giornalisti per non vedersi spogliare dei Politici di punta sono costretti a una competizione al ribasso sul piano informativo. Basti notare che a domanda del conduttore, anche se non pericolosa, il politico preferisce autogestire il proprio spazio parlando di ciò che lo aggrada, portando il sistema ad un equilibrio di lecchinaggio.

Il risultato è che Porta a Porta diventa un “focal point” al quale il sistema converge.

Pubblicato da iraniano alle 20:02 | 0 commenti  
19 settembre 2009

L'appello di Bersani mi ha convinto: scelgo Marino

Bersani chiede agli Italiani di pensare se questo quindicennio di Berlusconismo ha portato qualche miglioramento nella nostra vita: si sta meglio? meno tasse? servizi pubblici più efficienti? Sono d'accordo. Obiettivamente la speranza riposta in uno che ha fatto "i soldi" e che avrebbe reso anche gli italiani più ricchi, se questo è un valore, non si è avverata. Ma poi penso: Bersani era ministro nel 96, nel 99, nel 2006 oltreché membro della segreteria nazionale. Se il paese non va è anche colpa sua, di D'Alema e tutta l'attuale dirigenza. Si, d'accordo, Berlusconi ha i suoi demeriti, ma se ha avuto la possibilità di governare sarà colpa anche dell'attuale opposizione o no? Con questo non dico che Bersani, D'Alema e co. sono dei coglioni...per carità! C'hanno provato, ma non ha funzionato.
Basta. Grazie. Siete stati utili, sarete utili nel dibattito, ma per favore un passo indietro, i vostri tentativi li avete fatti. Non potete venire a chiedere possiamo ri-ri-ri-provare? E allora meglio il nuovo, cambiamo tutto! a cominciare dal segretario di un partito che si vuole proporre come nuovo, diverso, più democratico ( primarie Veltroniane a parte, cosa che al tempo mi fece alquanto incazzare. Uh, uh!! facciamo le primarie...si vabbè però il segretario deve essere Veltroni. Alla faccia del partito democratico! E anche queste non mi convincono un granché per par condicio). Se questo gruppo dirigente non vuole Marino allora lo scelgo (così, fra l'altro, si toglie dalle palle la Binetti!).
Pubblicato da iraniano alle 11:26 | 0 commenti  
15 settembre 2009

ri-Costruzione a qualunque costo

Questa sera in gran fanfara, peraltro obbligata per i teledipendenti, si prepara la consegna delle prime abitazioni ai terremotati d'Abruzzo. Mr.B ne ha fatto una questione d'onore e credibilità. C'è da dire che le costruzioni delle new town stanno andando in fretta, considerata la pachidermica lentezza italiana e questo è un bene pensando a chi deve dormire a l'agghiaccio. Tuttavia nella foga e necessità di fare in fretta mi permetto di fare alcuni conti. nei comuni intorno a L'aquila (quelli nei quali sono previsti i nuovi insediamenti) il prezzo al metro quadro di un immobile di nuova costruzione oscillava tra i 1600 e i 1800 nel II semestre 2006 (dati qui) sempre sul sito FIAP si evidenzia per il 2007 una lieve riduzione di prezzo...altro non è disponibile. tengo per buono il riferimento al II sem. 2oo6. Questi i costi delle nuove abitazioni appaltate (dati qui) da cui emerge, ipotizzando 4000 case (così dichiarate) di 75mq, un costo al mq di 2370. Questo è il costo non il prezzo di vendita, tra l'altro al netto del terreno e francamente mi pare un po' tantino. Se cementificazione doveva essere è stata fatta nell'interesse di pochi a spese degli italiani e degli abruzzesi che si aggiudicano 2 appalti su 16. Naturalmente le case sono fornite di televisore e santino "Silvio ovunque proteggimi".
Pubblicato da iraniano alle 15:32 | 0 commenti  
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