7 ottobre 2009

lodo alfano

Estratto da sentenza della corte costituzionale 20 gennaio 2004 n.24 (lodo schifani)

.....Né va omesso di considerare che il principio di eguaglianza rientra tra i principi fondanti della Carta costituzionale, derogabile solo dalla stessa Costituzione o con modifiche costituzionali adottate ai sensi dell’articolo 138 Costituzione, come risulta confermato dal fatto che tutte le prerogative riguardanti cariche o funzioni costituzionali sono regolate da fonti di tale rango (articoli 90, 96 e 68 Costituzione ed articolo 3 della legge costituzionale 1/1948, che ha esteso ai giudici costituzionali le immunità accordate ai parlamentari dall’articolo 68, secondo comma, Costituzione, nel testo allora vigente). Conseguentemente, da questo punto di vista, l’impugnato articolo 1, comma 2, della legge 140/03 (lodo schifani), in riferimento al comma 1 della stessa disposizione, si porrebbe in contrasto con l’articolo 3 Costituzione........

Da i commenti di oggi

......Mai La corte costituzionale aveva fatto cenno alla necessità di una Legge Costituzionale........
Pubblicato da iraniano alle 20:54 | 0 commenti  
5 ottobre 2009

Napolitano

non nei modi ma sono d'accordo con Di Pietro sul fatto che Napolitano abbia abdicato al suo ruolo di garante della costituzione. Napolitano dice che è la costituzione che gli impone di firmare. D'accordo da un punto di vista di principio. Ma la costituzione non prevede sanzioni, se il governo decide di utilizzare lo strumento dei Decreti Legge in mancanza dei prescritti motivi di necessità e urgenza ( un decreto legge omnibus è insindacabilmente privo dei requisiti costituzionali) forzando così il parlamento alla rapida conversione senza dibattito in aula e apponendovi la fiducia, trovo che il garante della costituzione non possa far altro che forzare la costituzione dicendo: io non firmo, agirò pure in contrasto con la costituzione, ma se non la smettete di abusare di questo strumento non posso fare altrimenti.
Pubblicato da iraniano alle 20:55 | 0 commenti  
25 settembre 2009

l'approfondimento all'italiana

Da tempo mi chiedo il perché in Italia le trasmissioni televisive di dibattito politico si traducono in puri battibecchi offrendo ben poco al telespettatore per farsi un’idea delle questioni affrontate. A volte mi capita di vedere Hard Talk sulla BBC e mi dico: Questo si che è un modello informativo desiderabile.

Non mi voglio prolungare in questi termini. L’idea malsana che mi sono fatto osservando i dibattiti televisivi è che ci troviamo di fronte a un gioco in cui l’equilibrio che ne è scaturito è un’aberrazione.

Il gioco, in termini non formali e incompleti, è il seguente: due gruppi di giocatori Giornalisti, Politici. definiamo il loro obiettivo: la visibilità.

Tale definizione dell’obiettivo, assolutamente arbitraria e sindacabile, è il movente del gioco. Per i Giornalisti l’obiettivo è lo share, per i Politici la possibilità di auto-segnalazione verso l’Elettore. I Giornalisti per ottenere uno share elevato sanno che è necessario avere in trasmissione “ospiti importanti”. E’ ragionevole pensare che gli Elettori considerino una trasmissione meritevole di interesse se gli ospiti sono coloro che sono in grado ex-post di esercitare effettivamente le scelte politiche. Quindi i Giornalisti invitano alla trasmissione i vari ospiti cercando di spuntare più “pezzi grossi” possibili. D’altro canto i Politici necessitano di essere invitati, per ottenere visibilità, ma tale visibilità è influenzata da due variabili: i minuti a disposizione, e la possibilità di non essere falsificato ovvero di uscire dall’eventuale contradditorio in una posizione non negativa. Qua è necessaria una breve qualificazione ed esemplificazione. Con il termine non-falsificazione intendo dire la possibilità di concludere il dibattito non mutando l’orientamento, l’approvazione, la percezione di autorevolezza da parte dell’Elettore. E’ il caso classico del dibattito in cui entrambi i contendenti, a supporto delle proprie tesi, snocciolano cifre negando a vicenda l’attendibilità di quelle della parte avversa, senza che lo scontro si concluda con una chiarificazione su cosa “rappresenta il reale” e lasciando quindi in una posizione di “stallo” l’Elettore, che solitamente non ha la voglia e/o gli strumenti per verificare autonomamente. E quindi attribuisce una verità alle informazioni ricevute in base ad altri parametri: la simpatia, l’eleganza o quello che preferite. E’ chiaro che, nella malaugurata ipotesi in cui il Politico si trova ad essere falsificato, il minutaggio ha una ricaduta negativa sulla sua visibilità. Un esempio lo trovate qui, http://www.youtube.com/watch?v=j1DiM6UluCA , autorevolezza a parte, vi prego di notare il brusio di sottofondo.

Dunque i Politici accettano l’invito se gli è garantito un minutaggio soddisfacente e la presunzione di non essere falsificato, altrimenti non vanno. Siccome esiste una competizione tra i Giornalisti per accaparrarsi i Politici o meglio il sub-set di “autorevoli” e questi hanno sempre a disposizione un invito alternativo, le scelte operate dai Politici tenderanno a selezionare i format televisivi accondiscendenti o comunque non incalzanti.

D’altro canto i Giornalisti per non vedersi spogliare dei Politici di punta sono costretti a una competizione al ribasso sul piano informativo. Basti notare che a domanda del conduttore, anche se non pericolosa, il politico preferisce autogestire il proprio spazio parlando di ciò che lo aggrada, portando il sistema ad un equilibrio di lecchinaggio.

Il risultato è che Porta a Porta diventa un “focal point” al quale il sistema converge.

Pubblicato da iraniano alle 20:02 | 0 commenti  
19 settembre 2009

L'appello di Bersani mi ha convinto: scelgo Marino

Bersani chiede agli Italiani di pensare se questo quindicennio di Berlusconismo ha portato qualche miglioramento nella nostra vita: si sta meglio? meno tasse? servizi pubblici più efficienti? Sono d'accordo. Obiettivamente la speranza riposta in uno che ha fatto "i soldi" e che avrebbe reso anche gli italiani più ricchi, se questo è un valore, non si è avverata. Ma poi penso: Bersani era ministro nel 96, nel 99, nel 2006 oltreché membro della segreteria nazionale. Se il paese non va è anche colpa sua, di D'Alema e tutta l'attuale dirigenza. Si, d'accordo, Berlusconi ha i suoi demeriti, ma se ha avuto la possibilità di governare sarà colpa anche dell'attuale opposizione o no? Con questo non dico che Bersani, D'Alema e co. sono dei coglioni...per carità! C'hanno provato, ma non ha funzionato.
Basta. Grazie. Siete stati utili, sarete utili nel dibattito, ma per favore un passo indietro, i vostri tentativi li avete fatti. Non potete venire a chiedere possiamo ri-ri-ri-provare? E allora meglio il nuovo, cambiamo tutto! a cominciare dal segretario di un partito che si vuole proporre come nuovo, diverso, più democratico ( primarie Veltroniane a parte, cosa che al tempo mi fece alquanto incazzare. Uh, uh!! facciamo le primarie...si vabbè però il segretario deve essere Veltroni. Alla faccia del partito democratico! E anche queste non mi convincono un granché per par condicio). Se questo gruppo dirigente non vuole Marino allora lo scelgo (così, fra l'altro, si toglie dalle palle la Binetti!).
Pubblicato da iraniano alle 11:26 | 0 commenti  
15 settembre 2009

ri-Costruzione a qualunque costo

Questa sera in gran fanfara, peraltro obbligata per i teledipendenti, si prepara la consegna delle prime abitazioni ai terremotati d'Abruzzo. Mr.B ne ha fatto una questione d'onore e credibilità. C'è da dire che le costruzioni delle new town stanno andando in fretta, considerata la pachidermica lentezza italiana e questo è un bene pensando a chi deve dormire a l'agghiaccio. Tuttavia nella foga e necessità di fare in fretta mi permetto di fare alcuni conti. nei comuni intorno a L'aquila (quelli nei quali sono previsti i nuovi insediamenti) il prezzo al metro quadro di un immobile di nuova costruzione oscillava tra i 1600 e i 1800 nel II semestre 2006 (dati qui) sempre sul sito FIAP si evidenzia per il 2007 una lieve riduzione di prezzo...altro non è disponibile. tengo per buono il riferimento al II sem. 2oo6. Questi i costi delle nuove abitazioni appaltate (dati qui) da cui emerge, ipotizzando 4000 case (così dichiarate) di 75mq, un costo al mq di 2370. Questo è il costo non il prezzo di vendita, tra l'altro al netto del terreno e francamente mi pare un po' tantino. Se cementificazione doveva essere è stata fatta nell'interesse di pochi a spese degli italiani e degli abruzzesi che si aggiudicano 2 appalti su 16. Naturalmente le case sono fornite di televisore e santino "Silvio ovunque proteggimi".
Pubblicato da iraniano alle 15:32 | 0 commenti  
13 luglio 2009

PD e questione morale

Mi sono stupito del fatto che si sono subito prodigati a cacciare lo stupratore romano dal PD.
Marino con un'uscita poco felice ne ha sollevato la questione morale.
A me pare strano come, in un paese di garantisti, la condanna per questo indagato è stata immediata pur essendo il segretario di un circolo. Mentre per alcuni soggetti condannati con sentenza definitiva che siedono in parlamento la questione non si apre. C'è una bella differenza tra un indagato che rappresenta un circolo e un condannato che rappresenta il paese. Questa è la differenza tra avventarsi contro lo sconosciuto, che non ho alcun interesse a difendere, e salvare il compare turiddu.
Pubblicato da iraniano alle 17:03 | 0 commenti  
23 febbraio 2009

E' nato Jonah


il giorno 12 febbraio 2009 è nato jonah, che dire so' babbo.
Nato nel giorno del bicentenario della nascita di Darwin, abbiamo deciso di dargli il nome di un profeta....ma un profeta minore si dovesse montare la testa.
Pubblicato da iraniano alle 18:26 | 0 commenti  
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