21 gennaio 2010

processo a scadenza

oltre la vergogna del provvedimento, volendo criticare senza scendere sulla solita affermazione: un'altra legge ad personam, peraltro palese. Penso che uno stato che impone dei tetti ai tempi dei processi anzichè ridefinire il processo con il legittimo obiettivo di ridurne i tempi, garantendo al contempo l'equilibrio delle parti in causa, è uno stato rinunciatario che abdica alla sua funzione più importante: l'amministrazione della giustizia. Nemmeno il più talebano dei liberisti sosterrebbe che sia preferibile una giustizia amministrata dai privati. Lo stato rinuncia, lascia tutto com'è, nella consapevolezza che il nostro sistema ha raggiunto ormai inefficienze patologiche.
Pubblicato da iraniano alle 20:46 |  

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